Le migrazioni, fenomeno che accompagna i mutamenti demografici e l’invecchiamento dell’Europa, si presentano nel quotidiano con molti volti diversi: «seconde generazioni» nelle scuole, rifugiati dal disordine mondiale, badanti con gli anziani, adolescenti soli, lavoratori indispensabili ma invisibili. Il dialogo interculturale, che non pretende di assimilare né relativizza le differenze, crea persone capaci di vivere insieme e consapevoli di un destino comune, per rendere cittadini coloro che credevamo stranieri.
Da stranieri a cittadini
